Un breve decalogo per ricordare a chi inizia a camminare in montagna le regole di sicurezza per passeggiate prive di sorprese.
Per chi frequenta le Dolomiti quindici giorni all’anno, la montagna può sembrare un luogo magico e bellissimo, dove tutto è alla portata del turista. E’ vero, la montagna è meravigliosa e spodando a pieno questa citazione di Bernardo di Chiaravalle:
“Troverai più nei boschi che nei libri. Gli alberi e le rocce ti insegneranno cose che nessun maestro ti dirà.”
Però camminare in montagna richiede oltre che un certo grado di preparazione fisica, anche la conoscenza di regole e buone pratiche che solo l’esperienza insegnano.
Ho avuto la fortuna di essere “iniziata alla montagna” già da adolescente e di aver camminato in lungo e in largo per le montagne del Cadore. Mi sento quindi in grado di trasmetterti brevemente le buone abitudini per camminare in montagna in sicurezza.

Il rispetto è alla base della sicurezza in montagna.
RISPETTO, che deve essere inteso sia verso l’ambiente nella sua interezza sia verso le altre persone.
1.
Scegli sempre un percorso adatto alle capacità di tutti, grandi e piccini. Non strafare, se le persone che camminano con te non sono allenate la giornata sarà difficile per tutti. Procedi piuttosto a step, iniziando da percorsi più brevi e facili, per poi aumentare gradatamente.
2.
Valuta lunghezza, dislivello e tempo del percorso scelto.
3.
Sceglie percorsi segnati dal CAI o dalle guide turistiche.
Non avventurarti alla scoperta del bosco senza conoscere il percorso.
4.
Impara a leggere e seguire una cartina dei sentieri.
I riferimenti per la zona del Cadore sono le cartine Tabacco:
nr 17 – zona Auronzo di Cadore
nr 16 – Centro Cadore
nr 03 – Dolomiti Ampezzane
nr 10 – Tre Cime di Lavaredo versante Dolomiti di Sesto
5.
Non intraprendere un sentiero MAI da solo.
Camminare in montagna è un’avventura da fare sempre almeno in due.
6.
Ascolta SEMPRE le previsioni del meteo.
Non c’è nulla di più brutto che trovarsi in quota nel bel mezzo di un temporale. Non lo auguro a nessuno! E si sa che in montagna cambia da sole a pioggia anche nel giro di mezz’ora, per cui affidatevi al sito dell’Arpav Veneto.
7.
Abbigliamento e calzature devono essere adeguate al percorso scelto.
Se fai il giro del Lago di Santa Caterina ad Auronzo puoi indossare le scarpe da ginnastica, ma se intraprendi un sentiero nel bosco devi indossare scarpe da montagna.
8.
Porta sempre con te una felpa…
e un k-way, anche se parti con il sole cocente. Il tempo cambia velocemente in montagna. Per lo stesso motivo porta nello zaino anche una maglietta di ricambio. Raggiunta la tua destinazione se la giornata è calda sarai sudato. Cambiati di maglietta e metti quella sudata ad asciugare appesa allo zaino. Ti potrebbe servire ancora!
9.
Calzoni alti, bastoncini e cappello …
sono gli accessori che non devono mai mancare, così come la protezione solare. In montagna le scottature sono altrettanto facili che al mare, anzi di più!
10.
Prepara lo zaino con cibo e acqua adatti al percorso.
Non dimenticare mai qualcosa di dolce per i cali di energia (della cioccolata andrà benissimo) Soprattutto se cammini con bambini, è importante partire attrezzati anche di cibo e acqua. Potresti non trovare rifornimenti una volta arrivato in cima, oppure decidere di fermarti prima. Ecco perché non puoi contare sempre e solo sul ristorante del Rifugio. Distribuisci cibo e acqua in modo eguale per tutti gli zaini.
Ricorda un vecchio detto veneto dice: in montagna Pan e Gaban, cioè se cammini in montagna ricordati di portare con te sempre qualcosa da mangiare e qualcosa con cui vestirti.
… e anche se non serve ripeterlo, ti ricordiamo di:
Porta sempre a casa con te qualsiasi rifiuto.
Lungo il percorso apprezza la montagna in silenzio.
Rumori, musica ad alto volume disturbano gli animali del bosco oltre che le altre persone.
Saluta.
In montagna è usanza salutarsi quando ci s’incontra sui sentieri. Non è solo per educazione, è una vera usanza non scritta.

Non strappare piante e fiori: accontentati di fotografarli.
Non raccogliere funghi se non sei esperto. Posso essere velenosi e alcuni anche mortali.
Presta attenzione agli insetti: api e vespe possono infastidirti, ma sono le zecche le più pericolose. Si trovano di solito nei prati e nell’erba alta per cui è buona abitudine controllarsi sempre al rientro dalla passeggiata (gambe, braccia, tronco e se ti sei disteso nell’erba anche la testa)
Attento ai serpenti: il più pericoloso in montagna è la vipera che preferisce ambienti esposti al sole ed erba alta.
Se intraprendi percorsi con bambini al di sotto dei 12 anni, le attenzioni devono essere ancora maggiori: difficoltà, stanchezza e pericoli devono essere valutati con scrupolo.
In caso di vero pericolo o di emergenza sanitaria chiama il 118
Last but not least (ultimo, ma non per importanza)
Camminare in montagna non è solo: le Tre Cime di Lavaredo, il Lago di Misurina o di Sorapis. Questi ci sono e sono luoghi meravigliosi che almeno una volta nella vita bisogna vedere, però cerca anche percorsi meno turistici. Oltre a essere più tranquilli ti riserveranno le stesse emozioni della meta più “instagrammabile”!

In questo blog troverai percorsi semplici e adatti alle famiglie, alcuni più noti, altri meno. Possono essere dei buoni punti di partenza per farti conoscere le montagne del Cadore e trasformare la tua vacanza in un incontro con la natura.
Se la saprai rispettare e apprezzare la montagna di riserverà spettacoli mozzafiato!

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Il blog è in costante aggiornamento e se torni a visitarlo potrai trovare dopo poco tempo anche altri percorsi. Se vuoi segnalare un sentiero o un luogo scrivi a write@cristianarosada.it
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